martedì 29 aprile 2014

"Il nostro fine settimana a Posta" - di Giuseppe Carlino

Ditemi che non sto sognando !!!! Finalmente ho visitato Posta! Voi pensate che stia esagerando? Invece no.
Perché questo viaggio è stato più volte preparato da Gian Marco e, per un motivo o per un altro sempre rinviato, facendo crescere in me la curiosità di vedere questo luogo così ben descritto dal mio amico.

Gian Marco, voi lo conoscete, è una persona che non nasconde le proprie emozioni, anzi riesce a trasmetterle in modo unico.
Partenza sabato mattina … le previsioni non sono delle migliori. Ecco, abbiamo pensato, si ripresenta la sfiga. Ma io dico subito che parto comunque e pure senza ombrello!
Percorrendo via Salaria, ci si presentano davanti paesaggi incantevoli che non hanno nulla da invidiare a quelli più rinomati e continuamente pubblicizzati.
“Grappoli” di montagne piene di vegetazione, che a dispetto delle condizioni metereologiche sfavorevoli, ci ricordano che siamo in primavera.
Svoltiamo a destra ed eccoci a Posta. Ancora a destra e ci troviamo in via Roma che sarebbe la strada principale del paese …. Giusto il tempo di sistemare i bagagli e via in giro lungo le stradine Postarole bagnate da una leggera ma non fastidiosa pioggia.
Ci colpiscono subito gli edifici già ristrutturati o in fase di ristrutturazione che mantengono l’originale prospetto esterno in pietra con infissi in legno, i grandi portoni d’ingresso di palazzi aristocratici, presumo seicenteschi.
C’è ordine, pulizia, rispetto del bellissimo paesaggio che si gode da ogni angolo del paese. Questo ci fa capire quanto Posta sia amata dai suoi concittadini e dai suoi ospiti.

Domenica pomeriggio si riparte per Roma con un pizzico di malinconia, ma con tanta voglia di ritornare e perché no … di diventare Postaroli!

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