Ditemi che non sto
sognando !!!! Finalmente ho visitato Posta! Voi pensate che stia esagerando?
Invece no.
Perché questo
viaggio è stato più volte preparato da Gian Marco e, per un
motivo o per un altro sempre rinviato, facendo crescere in me la
curiosità di vedere questo luogo così ben descritto dal mio amico.
Gian Marco, voi lo conoscete, è una persona che non nasconde le proprie emozioni, anzi riesce a trasmetterle in modo unico.
Partenza sabato
mattina … le previsioni non sono delle migliori. Ecco, abbiamo pensato, si
ripresenta la sfiga. Ma io dico subito che parto comunque e pure senza ombrello!
Percorrendo via
Salaria, ci si presentano davanti paesaggi incantevoli che non hanno nulla da
invidiare a quelli più rinomati e continuamente pubblicizzati.
“Grappoli” di
montagne piene di vegetazione, che a dispetto delle condizioni metereologiche
sfavorevoli, ci ricordano che siamo in primavera.
Svoltiamo a destra
ed eccoci a Posta. Ancora a destra e ci troviamo in via Roma che sarebbe la
strada principale del paese …. Giusto il tempo di sistemare i bagagli e via in
giro lungo le stradine Postarole bagnate da una leggera ma non fastidiosa
pioggia.
Ci colpiscono
subito gli edifici già ristrutturati o in fase di ristrutturazione che
mantengono l’originale prospetto esterno in pietra con infissi in legno, i
grandi portoni d’ingresso di palazzi aristocratici, presumo seicenteschi.
C’è ordine,
pulizia, rispetto del bellissimo paesaggio che si gode da ogni angolo del
paese. Questo ci fa capire quanto Posta sia amata dai suoi concittadini e dai
suoi ospiti.
Domenica pomeriggio si riparte per Roma con un pizzico di malinconia, ma con tanta voglia di ritornare e perché no … di diventare Postaroli!
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