Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

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giovedì 30 marzo 2017

Recensione del film "Una folle passione"

“Certi amori non ti lasciano mai. 
L’amore ha il suo costo. 
L’amore ad ogni costo.”


North Carolina, fine anni ’20. 
La coppia di novelli sposi George (Bradley Cooper) e Serena (Jennifer Lawrence) Pemberton si stabilisce a capo di quello che è destinato a diventare un impero nel commercio del legname.
Guidati da un amore profondo e da quella che si rivelerà una grande ambizione, i nostri protagonisti rischieranno tutto per raggiungere i loro scopi.
Ma sarà soprattutto la grinta di Serena a guidare il marito nell’ avventura quotidiana di dirigere l’impresa, apportando, oltre ogni aspettativa del coniuge, grandi miglioramenti.
Sarà proprio la tagline “l’amore ad ogni costo” a muovere le fila della storia: un oscuro segreto ostacola il loro amore. 
Complotti, azione e omicidi. 
Questo il costo dell’amore. 
Sarà in grado la coppia di uscirne indenne?

Dal romanzo Serena di Ron Rash, il film Una folle passione è uscito nelle sale italiane il 30 ottobre 2014, dopo l’anteprima del 19 ottobre al London Film Festival.
La regia, inizialmente affidata a Darren Aronofsky, che vedeva Angelina Jolie nei panni di Serena, è poi passata a Susanne Bier, premio Oscar per In un mondo migliore (2011), che ha fatto ricadere la scelta della protagonista su Jennifer Lawrence.
Gli attori ormai consolidati come coppia cinematografica, tornano sul grande schermo, dopo il successo del lato positivo (2012) e American Hustle - L’apparenza inganna (2013), il premio Oscar Jennifer Lawrence e il candidato agli Oscar Bradley Cooper.
                                                                                                         Cristina Planelli

mercoledì 22 marzo 2017

Anteprima del romanzo "La casa in montagna"

L’attesa cominciava giorni prima e l’ultima notte la passavo sempre insonne. 
La partenza per le vacanze estive a Leonessa era il momento più bello dell’anno.
Perché? 
Perché lì era possibile fare tutto quello che la città ci vietava. 
Le passeggiate nei boschi o in bicicletta, le sfide a calcio tra residenti e villeggianti, divisi sul campo ma amici nella vita, le uscite dopo cena, impensabili a Roma, la possibilità d’incontrarsi senza complicati giri di telefonate (il cellulare avrebbe fatto comodo ma non c’era…), le ore passate a suonare la chitarra circondato da amici e conoscenti, il fresco rigenerante che sembrava far tornare la stagione indietro di qualche mese.
Ho trascorso lì le estati più belle e spensierate della mia vita e non le avrei cambiate con altre, per quanto belle ed esotiche potessero essere.
Da allora, tanto è cambiato. 
Sono diverso io, passato nella schiera dei “diversamente giovani”, il numero dei residenti è diminuito al limite dell’insostenibilità, tante persone sono scese dalla giostra della vita. 
Non sono mutati, però, né il piacere di andarci, né la sensazione di quieto benessere che mi pervade, ogni volta, quando sono lì.
Non mi considero uno scrittore, ma un lettore prestato alla scrittura. 
Non scrivo per mestiere ma per necessità. 
Il mio mondo interiore continua ad essere in perenne fermento, a dispetto degli impegni e delle difficoltà quotidiane. 
Scrivere è la valvola che ho trovato per non fare esplodere la pentola e la condivisione di un’emozione è la medicina migliore alle fatiche di tutti i giorni.
“La casa in montagna” è un romanzo di fantasia ambientato nei luoghi della mia memoria e Leonessa è lì a fare da sfondo all’incedere dei protagonisti, apparentemente in disparte, ma nella realtà ben presente, sempre al centro della loro sfera emotiva.
Ho pensato che fossi in debito con questa terra così cara e che questo potesse essere un piccolo contributo per risarcirla di quanto ricevuto.


Vivo e lavoro a Roma, con la mia famiglia, moglie, figli (tre, tutti maschi), una coniglietta (nana) e un cucciolo (femmina anche lei) meticcio di cane. 
Per i nostri tempi, una piccola “arca”. 

                                                                                             Roberto Pulcini


mercoledì 15 marzo 2017

Posta... la meglio gioventù!!!!

Ebbene sì...con questa storia di scrivere sul blog ci stiamo proprio prendendo gusto!!!

Devo dire che a me inizialmente non aveva tanto convinto, mi limitavo a fare il deus ex machina, ad aggiungere gli articoli, le notizie, le nostre foto più belle...un po' restia a scrivere qualcosa che fosse veramente "mio".
Sarà forse la timidezza, la paura di cadere nel patetico, di scrivere banalità...
Eppure l'entusiasmo dei miei "colleghi" devo ammettere che è stato contagioso!
Era importante ravvivare questo piccolo archivio di storie ed esperienze che ha come protagonista la nostra cara Posta e quindi indirettamente ognuno di noi.
Sì perché passano gli anni, le persone, ma la storia resta quasi sempre la stessa...
Con Marco si parlava spesso di questa sensazione di vivere in una VHS...il racconto si riavvolgeva da capo ogni volta, erano solo le persone a cambiare.
Mi vengono in mente i mesi estivi trascorsi a Posta, da giugno a settembre, con la comitiva sul muretto, le partite al "Campo", la Piazza...
Buttati lì senza fare niente...ma a noi sembrava così tanto!!!
La musica che accompagnava le nostre giornate, sottofondo delle nostre prime storielle d'amore...
Marco mi raccontava che ai suoi tempi andava molto Baglioni; qualche anno fa noi invece puntavamo su Vasco, se non conoscevi le sue canzoni non eri nessuno!!!
Mi vengono in mente le "braciolate" organizzate all'ultimo momento, con la preoccupazione che la carne comprata non sarebbe bastata e invece ecco lì che ci si mangiava altre due volte.
Si restava così in balia di questa potente semplicità, di questa magica felicità.
Penso che tutti voi sappiate di cosa sto parlando...
In quei mesi si instauravano le vere amicizie ed era dura poi stare a Roma durante l'inverno.
Mi ricordo le telefonate di Federica che non vedeva l'ora di vederci tornare, degli interminabili viaggi in cotral con Michela per salire ad ogni costo.
Quante ne ha viste la piccola Posta, quante ce ne direbbe se potesse parlare!!!
Ecco...secondo me c'è un filo potente che ci lega tutti, al di là dell'età, nonostante le strade che la vita di ognuno di noi ha poi preso.
Siamo tutti protagonisti di questa bellissima realtà e questo ci rende simili, legati l'uni agli altri, una vera grande FAMIGLIA!!!

Stefania Fontana

mercoledì 8 marzo 2017

Recensione del film "Buon compleanno Mr. Grape"

BUON COMPLEANNO MR. GRAPE
Di Lasse Hallstrom
                                                        
                          
PRODUZIONE: U.S.A. 1994

GENERE: Commedia/Drammatico

CAST: Johnny Deep, Juliette Lewis, Leonardo Di Caprio, Mary Steenburgen, Darlene Cates, Crispine Glover

DURATA: 118'

VOTO: 7,5/10
                                                                                                                                             

La politica del “nessuno tocchi Arnie “la fa da padrona in questa pellicola struggente.

Per quanto riguarda la trama, cercherò di limitarmi con poche righe.
Pellicole di queste intensità, è sempre meglio vederle con i propri occhi, piuttosto che leggerle in una recensione battuta su tastiera che gli non renderà di certo omaggio.
Se queste poche parole, non sono riuscite ancora a convincerti, spiegherò brevemente il tutto.

TRAMA
La storia di "Buon compleanno Mr. Grape" si incentra su una famiglia disastrata di un paesino degli Stati Uniti, che ha poco da offrire, con una madre depressa e sovrappeso dopo la morte del marito e un ragazzino, di nome Arnie (Leonardo Di Caprio), con un grave ritardo mentale.
A prendersi cura di tutti è il fratello maggiore Gilbert (Johnny Deep), che intravede un barlume di speranza nell’arrivo in città di una ragazza di nome Becky.

REGISTA
La regia è affidata allo svedese Lasse Hallstrom, due volte candidato al premio oscar miglior regista.
Tra i suoi film più noti troviamo: "Chocolat" (con lo stesso Johnny Deep), "Hachiko", "Le regole della casa del sidro".

OPINIONE
"Buon compleanno Mr. Grape", è di certo un film degno di nota, simpatico ma allo stesso tempo commovente e riflessivo.
Già dai primi minuti, la mia attenzione si è rivolta immediatamente al ruolo che vestiva Leonardo Di Caprio.
Interpretare in maniera così eccelsa, la parte di un ritardato mentale, non è mai semplice.
Difatti essere nominato premio oscar a quell’età non è cosa da tutti.
L’eroe di questo viaggio, è un uomo che non sa scegliere nulla per sé, perché frenato sempre da questo senso di maturità come un vero padre di famiglia.
Ho reputato fastidioso il ruolo della madre, che viene definita dallo stesso figlio come una “balena spiaggiata”. 
Superare una morte non è mai semplice, però chiudersi in se stessi per 7 anni ed arrivare in quelle condizioni lo considero un'esagerazione.
Come irritante a tratti è stata la sorellina minore che sembrava sempre lì pronta ad intralciare i piani del fratellone con la solita arroganza adolescenziale.
Per quanto riguarda la trama, non risulta mai banale e devo dire che due ore sono passate abbastanza velocemente.

"Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro. 
Ogni famiglia infelice è infelice a modo suo" 
                                         Lev Toltoj

                                                                                                             
FEDERICO CIANCAGLIONI