BUON COMPLEANNO MR. GRAPE
Di Lasse Hallstrom
PRODUZIONE: U.S.A. 1994
GENERE: Commedia/Drammatico
CAST: Johnny Deep, Juliette Lewis, Leonardo Di Caprio, Mary Steenburgen, Darlene Cates, Crispine Glover
DURATA: 118'
VOTO: 7,5/10
La politica del “nessuno tocchi Arnie “la fa da padrona in questa
pellicola struggente.
Per quanto riguarda la trama, cercherò di limitarmi con
poche righe.
Pellicole di queste intensità, è sempre meglio vederle con i
propri occhi, piuttosto che leggerle in una recensione battuta su tastiera che gli non renderà di certo omaggio.
Se queste poche parole, non sono riuscite ancora a
convincerti, spiegherò brevemente il tutto.
TRAMA
La storia di "Buon compleanno Mr. Grape" si incentra su una
famiglia disastrata di un paesino degli Stati Uniti, che ha poco da offrire,
con una madre depressa e sovrappeso dopo la morte del marito e un ragazzino, di
nome Arnie (Leonardo Di Caprio), con un grave ritardo mentale.
A prendersi cura di tutti è il fratello maggiore Gilbert (Johnny
Deep), che intravede un barlume di speranza nell’arrivo in città di una ragazza
di nome Becky.
REGISTA
La regia è affidata allo svedese Lasse Hallstrom, due volte
candidato al premio oscar miglior regista.
Tra i suoi film più noti troviamo: "Chocolat" (con lo stesso
Johnny Deep), "Hachiko", "Le regole della casa del sidro".
OPINIONE
"Buon compleanno Mr. Grape", è di certo un film degno di nota,
simpatico ma allo stesso tempo commovente e riflessivo.
Già dai primi minuti, la mia attenzione si è rivolta
immediatamente al ruolo che vestiva Leonardo Di Caprio.
Interpretare in maniera così eccelsa, la parte di un
ritardato mentale, non è mai semplice.
Difatti essere nominato premio oscar a
quell’età non è cosa da tutti.
L’eroe di questo viaggio, è un uomo che non sa scegliere
nulla per sé, perché frenato sempre da questo senso di maturità come un vero
padre di famiglia.
Ho reputato fastidioso il ruolo della madre, che viene definita
dallo stesso figlio come una “balena spiaggiata”.
Superare una morte non è mai
semplice, però chiudersi in se stessi per 7 anni ed arrivare in quelle
condizioni lo considero un'esagerazione.
Come irritante a tratti è stata la sorellina minore che sembrava
sempre lì pronta ad intralciare i piani del fratellone con la solita arroganza
adolescenziale.
Per quanto riguarda la trama, non risulta mai banale e devo
dire che due ore sono passate abbastanza velocemente.
"Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro.
Ogni
famiglia infelice è infelice a modo suo"
Lev Toltoj
FEDERICO
CIANCAGLIONI
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