L’altro ieri ho visto un film molto carino che mi permetto di
consigliarvi. Si intitola Boyhood, un mix tra infanzia e adolescenza, ed
è la storia, molto normale, di un bambino e della sua famiglia dai 5 a
18 anni.
Fino a qui niente di speciale se non fosse che il film è stato girato in tempo reale.
Una settimana di riprese all’anno, quasi sempre d’estate, per dodici anni. Mason ha 5 anni “veri” all’inizio e circa 18 altrettanto autentici nell’ultima parte.
Fino a qui niente di speciale se non fosse che il film è stato girato in tempo reale.
Una settimana di riprese all’anno, quasi sempre d’estate, per dodici anni. Mason ha 5 anni “veri” all’inizio e circa 18 altrettanto autentici nell’ultima parte.
Ma lo stesso vale per la sorella (che è la figlia del
regista) e i genitori, che sono invece due attori famosi, Ethan Hawke (che
conserva sempre la sua aria da eterno ribelle) e Patricia Arquette, che invece
da bionda un po’ rock’n’roll diventa col tempo una bella signora di mezza età.
E’ meraviglioso per la sua semplicità, perché è un modo per rivivere la
nostra adolescenza e, soprattutto, perché e uno spaccato d’America (quanto mi
piace dirlo…fa sempre molto “esperto di cinema”) degli ultimi anni.
C’è anche un passaggio con la campagna elettorale di quello che doveva
essere il Presidente in grado di cambiare la storia politica ed economica degli
States e soprattutto del mondo, Barak Obama.
Quell’anno, casualità, mi sono trovato per la consueta maratona a New
York e veramente si respirava aria di cambiamento ma non tanto per noi comuni e
fortunati mortali.
Speravo, senza fare del qualunquismo, che potesse fare qualcosa di importante per i milioni di poveri che ci sono ancora nel pianeta terra, ma così non è stato.
Speravo, senza fare del qualunquismo, che potesse fare qualcosa di importante per i milioni di poveri che ci sono ancora nel pianeta terra, ma così non è stato.
Comunque… andate a
vedere questo piccolo capolavoro non ve ne pentirete.
Gian Marco
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