L’ultimo
scorcio dell’anno è sempre il più denso e mi rimane sempre più difficile
aggiornarvi sulle ultime novità. Postatiamo prosegue la sua strada tra una
t-shirt e un articolo.
E’
andato a buon fine il “blitz” postarolo con la consegna delle ultime magliette
che mi hanno fatto sembrare un po’ Tom Cruise in “mission impossibile”.
“I
ricercati” che hanno avuto il privilegio di prendere quelle nuove, nell’arco
della giornata, mi sono apparsi con modi e tempi che sembrava veramente di
stare in un film…pensavo a una persona e dopo pochi minuti, in stile David
Copperfield, me la trovavo davanti.
Roba
da far invidia al maghetto miliardario Harry Potter.Per una di loro sono stato costretto a una vera e propria indagine da 007 per rintracciarla con relativa scalata in mountain bike sulla Terra, facendomi sembrare la brutta copia di Bartali quando rincorreva Coppi sulle cime delle Alpi. Ci siamo quasi e poi posso ritenere l’operazione “t-shirt” compiuta.
Da
citare anche il pomeriggio a casetta in perfetto stile anni ’90, con la visione
della disfatta in quel di Napoli della mia Roma in compagnia di Italo, Riccardo
e dei fratelli Gloria, un’ ulteriore conferma che quando si condivide una
passione almeno si riesce a passare del tempo insieme in amicizia, alla fine è
quello che più conta.
Nel
frattempo tutto scorre con una velocità da formula 1. Me ne accorgo all’inizio
di ogni stagione quando mi ritrovo a fare il noiosissimo “cambio di stagione”.
Pensare che
una volta non è che avessi tutti questi vestiti, per carità i miei genitori non
mi hanno fatto mancare mai nulla però avevamo meno esigenze modaiole.
Mi
ricordo che dai 14 fino ai 17 anni avevo un giubbotto jeans dell’Avirex che
utilizzavo da settembre fino a giugno, mi viene freddo solo a pensarci. Ora
invece vivo con l’incubo che l’armadio che ho di fronte esploda, oppure si
licenzi facendomi pure una vertenza con relativa denuncia per
maltrattamenti.
Tanto
per continuare a passare da un discorso all’altro, una piccola citazione la
merita il libro che sto leggendo.
Iniziato
in sordina si è rivelato un testo con diversi spunti di riflessione. Il titolo?
“A volte ritorno”, non vi dico altro perché sto per finirlo e così vi
costringerò a leggere la mia recensione, la prima ufficiale che faccio sul
blog, all’inizio della prossima settimana.
Un’
ultima cosa: non mi piace mai parlare di politica perché ognuno ha le sue idee
e non sta a me giudicare cosa è giusto o cosa è sbagliato, però in giro vedo
troppa intolleranza, non fatevi ingannare dai media o da chi ne fa un cattivo
uso, sono falsi e hanno tutto l’interesse a creare ansie e a farvi apparire la
realtà distorta. Volete veramente fare una rivoluzione? Incominciate da voi
stessi.
In
che modo? Basta poco ed è anche economico ma serve tantissimo impegno, almeno
all’inizio.
Acquistate
un bel libro, uno qualsiasi, magari scegliete quello con la copertina che più
vi ispira, poi un bel paio di scarpe per correre, ma basta anche passeggiare e
un ipod per ascoltare la musica che più vi piace e vedrete che il mondo davanti
a voi apparirà sempre più bello… dite… “questa più che una rivoluzione sembra
un miracolo?” eh lo so…perché facciamo sempre l’errore di sottovalutarci quando
invece possiamo fare tutto quello che vogliamo, basta crederci.
GianMarco
mi piace "basta crederci"
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