Quando uscì “La vita è adesso”, nel 1985, avevo quattordici anni. “Come da foto”. Se c’è un sentimento dal quale ho sempre cercato di scappare è la nostalgia, il passato mi piace solo quando si tratta di raccontare storie.
Quand’ero ragazzo, uno come tanti, mi vestivo da paninaro. Con il piumino dolomite, blu e giallo, i Levi’s e le Timberald, che in realtà erano le yankee perché costavano la metà. Mi piaceva ascoltare Claudio Baglioni, per colpa di quel mattacchione di Stefano, e Vasco Rossi.
Il 1985 è stato anche l’anno in cui è uscito al cinema “Ritorno al futuro”, un manifesto di quell’epoca per gli adolescenti come me.
Mentre per quanto riguarda la musica, viene registrata We Are the World: un cast stellare per combattere la povertà del continente africano. Il progetto Usa for Africa riunì alcuni dei grandi nomi della musica rock e pop per incidere una canzone, che divenne un inno universale alla solidarietà verso tutti i popoli del mondo.
E’ anche l’anno in cui la Microsoft lancia la prima versione di windows. Steve Jobs mi perdonerà per questa citazione.
“La vita è adesso” è uno dei pochi dischi di cui ho imparato ogni parola di tutte le canzoni. Stavo diventando grande, è ogni momento della giornata era buono per vivere intense emozioni. E’ la mia colonna sonora di quell’estate.
Avevo anche comprato la cassetta. Mi ricordo il mangianastri e gli straordinari che gli ho fatto fare per riascoltare le canzoni. Se penso alla musica digitale di ora, mi vengono i brividi.
Oggi vi siete “beccati” ben 2 articoli. Il primo, mi dicono dalla regia, non è piaciuto o forse non è …“arrivato”.
Allora ho scritto anche questo.
Speriamo bene.
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