In questi giorni si è parlato molto del monumento alle vittime di Superga da parte di un piccolo comune alle porte di Torino. E’ effettivamente bruttino e alquanto inopportuno ma, come si rispettano le tragedie, così si dovrebbe fare con le buone intenzioni.
La verità è che per fare qualunque cosa ci vuole un’abilità specifica, che in questo caso dev’essere un misto di cultura, poesia, creatività e tanta sensibilità. Pensate l’impressione che può fare la statua di Wojtyla quando si esce dalla stazione termini, quella si è un tantino bruttina, a tal punto che stanno considerando l'idea di rifarla. Il Memoriale ai caduti del Vietnam a Washington, per esempio, è meraviglioso. Una lunghissima parete di marmo nero con incisi i nomi di migliaia di ragazzi. Non ci si può non commuoversi. In settimana Barak Obama ha inaugurato il museo dell’11 settembre, e anche se qualcuno ha già trovato il modo per polemizzare, le immagini parlano da sole. Non è da meno il nostro di monumento, situato al centro della Piazza, lo considero uno dei simboli di Posta, messo lì a ricordarci che, se ora viviamo felici e sereni lo dobbiamo grazie a delle persone che in passato hanno sacrificato la loro vita anche per noi. Secondo me è molto bello, mi piace quel soldato, sopratutto per il messaggio che ci da, quel braccio teso, diretto verso l’ignoto…un modo per dirci: ”qualsiasi cosa vi accada guardate e andate avanti, sempre e comunque.”
P.S.: cosa vi dicevo? senza parole...
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