Un edizione degna dei grandi festival Sanremesi in
perfetto style anni 80.
Peccato che non ci fosse Pippo Baudo, ne sarebbe stato orgoglioso. Perché l’ultima edizione è stata il risultato (eccezionale) dell’esperienza accumulata dai nostri festaroli negli ultimi anni.
In gergo tecnico hanno fatto “alzare l’asticella” della professionalità portando una se pur gloriosa festa paesana ad evento che ha coinvolto un intera provincia.
Peccato che non ci fosse Pippo Baudo, ne sarebbe stato orgoglioso. Perché l’ultima edizione è stata il risultato (eccezionale) dell’esperienza accumulata dai nostri festaroli negli ultimi anni.
In gergo tecnico hanno fatto “alzare l’asticella” della professionalità portando una se pur gloriosa festa paesana ad evento che ha coinvolto un intera provincia.
Pensate che la sera c’erano talmente tante auto
parcheggiate lungo la principale “Roma street” che io per uscire di casa ho
dovuto fare dell’alpinismo e scavalcare un suv che mi aveva chiuso l’uscita.
Bene così ho pensato…era ora. Mai visto
nulla di simile.
Da venerdì fino a domenica è stato un crescendo. Mai una
pausa. Mai un momento di riposo, divertimento puro. Il picco massimo è stato
raggiunto con l’esibizione della Band di Montepulciano che è riuscita
nell’impresa di far ballare un intero paese e non solo. Per buona pace
dell’organetto.
Complimenti per la scelta del gruppo abruzzese, mi sono
comprato anche il cd. “Ho visto cose che voi umani non potete neppure
immaginare”, danze, trenini, capriole e volteggi di ogni tipo e di tutte le
età.
Da evidenziare la performance del trio “Anna-Assunta-Annarita”…roba da far
concorrenza alle ballerine dei locali più trendy della capitale della moda
italiana, Milano. Peccato che non c’erano gli osservatori di “Italians got
talent” che le avrebbero sicuramente scritturate.
Non vi nascondo una certa emozione mentre scrivo questo
articolo ripensando a quegli indimenticabili momenti. Ero stato facile profeta
quando avevo scritto, “Posta scrive la sua storia” e così è stato.
Avremo un anno di tempo per parlarne, discuterne e
ricordare quei momenti indimenticabili, fino alla prossima edizione.
Ha ragione
Elena che su Facebook ha scritto che per i Postaroli di Posta, di Roma, New
York, Toronto, Las Vegas etc. che le
feste non finiscono il 6 gennaio ma si allungano fino alla festa di
Sant’Antonio, praticamente per noi il Natale dura 1 mese e mezzo. Siamo
fortunati.
Sarà un ricordo indelebile in una Posta …“meravigliosa”
come il titolo della canzone del video che troverete alla fine dell’articolo.
Bravi tutti.
Grazie per il tuo interesse e l'infinita dedizione nella cura del nostro amato paese. Bell'articolo !
RispondiEliminaGrazie a te Giordano per il sostegno e per la tua preziosa collaborazione.
RispondiElimina