Avete
presente la solita storia che dice che “gli amici veri si contano sulle dita di
una mano”?
Da qualche
giorno sto facendo una riflessione su quali e quante sono le persone che
davvero fanno la differenza nella mia vita.
Moglie,
figlia, genitori, fratelli/sorelle, parenti e amici. Non è poco. Mediamente si
parla di almeno dieci persone sulle quali contare, fare affidamento, alle quali
dare la massima fiducia.
Ebbene
si…rientro nella media e non è cosa da poco. Sono un uomo fortunato. Se devo
andare a mangiare una pizza, vedere un film, decidere dove trascorrere un week
end posso benissimo condividere la decisione ma, se riguarda qualcosa che
sostanzialmente ti rivoluziona l’esistenza allora sono praticamente …solo. Siamo
soli.
Inutile fare
il giro delle famose “7 chiese”, nessuno ci conosce come noi stessi e solo noi sappiamo
quello che vogliamo veramente.
Ogni persona
può darti un consiglio, si fa per dire “inquinato”, da quella che è stata la
sua esperienza.
A volte però
serve anche saper attendere, rimanere in religiosa attesa. Parafrasando in
termini calcistici aspettare l’assist giusto. Quello che può cambiare una
partita bloccata sullo 0a0.
Un po’ come
fece Paolo Rossi detto “Pablito” con Bruno Conti detto “Marazico” nei famosi mondiali
spagnoli del 1982.
E’ vero, non
amo “stare in fila” ma in questa cosa sto cercando di cambiare. Per esempio
l’altro giorno per comprare le solite 4 fette di bresaola ho fatto ben 20
minuti di fila, in altri tempi avrei mangiato solo il pane.
Ieri mentre
correvo nella meravigliosa Oasi di Burano ho (finalmente) capito una cosa. Ci
metto un po’ ma alla fine ci arrivo…non è un caso che amo le maratone.
E’ arrivato
il momento di risparmiare. Basta sprecare energie mentali. Che alla fine sono
le più importanti.
Come disse
il mitico Paul Ashworth magicamente interpretato da Colin Firth
in febbre a 90°: “forse sono
io che sbaglio …o forse pretendo troppo
dalle persone”. Chi lo saprà mai…?
Buona
settimana e grazie per avermi dedicato i soliti 60 secondi della vostra attenzione.
Gian Marco
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