Questa non è una storia qualsiasi. Parla di uomini. Di quotidianità. Di condivisione.
Persone che hanno deciso di utilizzare il loro tempo
libero per il bene della comunità.
Ma bisogna fare un passo indietro. 1997. Un terremoto rende
inagibile una delle chiese più antiche di Posta. Sant’Antonio.
Breve profilo storico della chiesa
“Fu eretta nel XIV secolo con in nome di S. Agostino assieme
al convento che ospitava le monache agostiniane devote a S. Maria Maddalena.
Si pensa che la chiesa attuale sia stata preceduta da
un'altra molto più piccola. E' costituita da elementi di epoche diverse, alcuni
scritti affermano che quelli più antichi sono stati recuperati tra le macerie
del castello che si ergeva sul monte Machialone, antico centro del paese di
Posta.
Nel '600 il convento agostiniano aveva al primo piano otto
stanze, un corridoio e una fontana, al piano superiore nove stanze e un
dormitorio.
Quando nel ‘703 l’intera zona fu colpita da un terremoto che
provocò migliaia di morti e distrusse la maggior parte delle case, in memoria
delle numerose vittime fu eretta la chiesa delle Anime Sante. Tuttavia, la
religiosità popolare continuava ad essere incentrata intorno alla chiesa di S.
Agostino.
Nel XIX secolo, alla confraternita di S.Agostino subentrò
quella di S.Antonio e il culto di questo santo crebbe tanto che alle due statue
di S.Agostino venne aggiunto un maialino con un chiaro riferimento a S.Antonio.
Da qui il nome.”
Ci sono voluti diversi interventi, fino ad arrivare all’estate
del 2015. Agosto.
Quest’anno, dopo diversi anni, sono stato spesso a Posta. Non
a caso. La biblioteca da fare, gli eventi che abbiamo fatto come Associazione
culturale da organizzare e le feste, a cui era impossibile mancare.
E intanto… .
Durante tutto “l’agosto Postarolo” c’èra qualcuno che
lavorava. Alla nostra chiesa bisognava fare il tetto. L’ultimo tassello per
poterla riaprire.
Questa può sembrare una storia come tante, ma non lo è.
E il
merito va a un gruppo di ragazzi, una volta, ora sono uomini. Di Posta
Avrei voluto scrivere i loro nomi ma, c’è molto di essere
Postaroli in tutto questo. Le luci della ribalta, la notorietà, stare al centro
dell’attenzione, alla gente di queste parti non piace.
Preferiscono il silenzio. Quello costruttivo. Quello che
lascia parlare i fatti.
Li ho visti, la sera, arrivare, tutt’insieme in piazza.
Stanchi, ma con lo sguardo fiero e orgoglioso. Di chi sa di aver fatto il
proprio dovere. Per il bene del Paese. Mai come in questo periodo, c’è bisogno
di esempi. Positivi.
Poi, un giorno, uno qualsiasi, si è sentito il suono delle
campane. Il tetto era finito.
Questa, può sembrare una storia come c'è ne sono tante, ma non lo è. Un po’
come voi. I nostri, semplici e umili…Eroi. Di Posta.
Alex Supertramp
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