Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

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mercoledì 26 marzo 2014

Zio Santino, gli scarpini Valsport e quella maglietta celeste rifiutata

All'inizio degli anni '70, esattamente il 9 ottobre del 1971, casualità stesso identico giorno di una persona a cui voglio molto bene, ma lui 2 anni dopo, vengo al mondo, mio padre, parole sue, mi dice che si è sbagliato, va beh dico io, almeno gli sarà piaciuto, e si perché quando fai l'amore, sapendo che potresti far nascere tuo figlio, o come nel mio caso, tua figlia, non è proprio la stessa cosa, dici ma...adesso che c'entra con Posta? centra eccome, perché mia nonna, prende la santa decisione di andare in pensione e quindi, anno 72/73 iniziano le lunghe estati Postarole.

Si partiva sempre i primi di giugno, mio padre, poveraccio, iniziava a caricare la macchina, stile guerra nucleare, mia nonna ci mancava che si portasse via pure i mobili, poi aveva praticamente svuotato casa, eravamo io, Giorgio, Giulia, Nicoletta e mia cugina Giorgia, da sola, con 5 nipoti, roba che se lo facesse adesso, gli assistenti sociali, avviserebbero i carabinieri e ci ritroviamo tutti in qualche istituto per bambini abbandonati, ma negli anni '70 era così, in Tv non c'erano ancora "chi l'ha visto", "quarto grado", Bruno Vespa con "porta a porta" e relativo plastico e quindi la gente era molto meno ansiosa di come lo è oggi.

La nostra casetta si riempiva di bambini, ogni tanto veniva a trovarci qualche adulto, tra cui il famigerato zio Santino, uno dei fratelli di mia Nonna, l'altro si chiamava Raffaele... adesso voi vi chiederete come mai li ho nominati? ebbene, mia nonna era di Posta, come i suoi fratelli d'altronde...e quindi? vi faccio una rivelazione, siete pronti? erano tifosissimi della....Lazio!!! bum bum bum l'ho detto, finalmente mi sono liberato. Come il 99% dei Postaroli, l'altro 1% non segue il calcio.

Dici ma, stai sempre a parlà della Lazio? no che c'èntra, questa è un altra storia, quella è una cosa seria, anche se, devo

ammettere, anche questa lo stava diventando... accade che zio Santino, sarà stata la "calura" estiva, ebbe un idea; giocavo a calcio e me la cavavo anche abbastanza bene e lui che fa? mi regala un paio di scarpini della Valsport, adesso voi provate ad immaginare la felicità che può avere un bambino di 5 anni mentre riceve un paio di scarpini, nuovi di zecca, per chi l'ha provata è qualosa di unico ma, il famigerato zio, l'dea si c'è l'ha avuta, ma un tantino diabolica, perché insieme a quei spettacolari scarpini c'era indovinate un po'? Una maglietta della Lazio!!!!!

Ora ammetto che, tanto il blog non lo legge nessuno, che il dubbio mi è venuto, che faccio divento tifoso della Lazio? Qualche amichetto già lo frequentavo, Dino, Peppe, Giancarlo, erano tutti tifosissimi, l'estate era ancora lunga, quasi quasi me metto sta maglietta e non se ne parla più, zio Santino, sempre più diabolico, cercava di convincermi, fino a quando, dopo 2 giorni, inaspettato, arriva lui, il mio eroe...Italo.

Papà, tarsteverino doc, malato da sempre per la Magica, come lo è ora, naturalmente, aveva, come sua piacevole abitudine, quella di farci delle sorprese, si presentava, senza alcun preavviso, un po' per controllarci e un po' perché gli mancavamo e, per mia fortuna, aveva scelto proprio la settimana in cui c'era il famigerato zio Santino, vi lascio immaginare la sua "pacata" reazione alla vista di quella maglietta bianco/azzurra, parlò con zio Santino, con la stessa delicatezza che può avere un elefante dentro ad un negozio di cristalli e alla fine mi fece tenere i scarpini ma, non so ancora come, fece sparire la maglietta.

Però, mi rimane sempre il dubbio, ma se Papà non fosse arrivato in tempo? Se zio Santino avesse avuto dalla sua, che ne so, magari qualche giorno in più per convincermi, quale destino avrebbe potuto prendere la mia vita? almeno quella calcistica? A tal punto, che ogni volta che vado al derby, non vi nascondo, che un pensiero lo faccio sempre....guardo verso l'altra curva e mi dico che, c'è mancato veramente poco che dalla Sud mi ritrovassi in Nord.

2 commenti:

  1. Fortuna che arrivò Italo sennò dovevo cambia squadra io e mi sarebbe stato più difficile o quasi impossibile trovare di meglio

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  2. Ahahahah grande Giovanni :-)

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