Oggi vi tocca un doppio articolo. Cambiano i tempi. Sono a casa e ormai la Tv dalle 7 fino alle 10 (pm ora americana) è di esclusiva proprietà di Lucilla. Guai seri se mai provassi a cambiare canale.
Voglio comunque stargli accanto e allora prendo il pc e mi metto a scrivere. Se 30 anni fa mi fossi permesso di fare una cosa del genere a mio padre, penso che mi avrebbe usato tipo “super-tele”, il pallone che andava tanto di moda negli anni ’70 (costava poco).
Stasera piove qui a Roma, una pioggia stretta e fredda, rinforzata dal vento. Sembra inverno. Tornando a casa ho rispolverato il kit da moto anti-freddo, composto da passamontagna e mega guantoni tipo portiere.
Questi momenti di intimità sono in realtà tra i miei preferiti, in una situazione del genere mi sono divertito a fare il blog.
Questi momenti di intimità sono in realtà tra i miei preferiti, in una situazione del genere mi sono divertito a fare il blog.
Negli ultimi due giorni sono successe cose molto importanti. Vedo le immagini dei Tg e non riesco a esprimere una parola su quanto sta accadendo. Crescendo, oppure invecchiando fate voi, nutro un profondo odio verso la retorica. Mi sfinisce e sinceramente io non ne ho bisogno visto che per sentirmi vivo mi stanco continuamente.
Spero solo che in Nepal non ci sia gente come qui in Italia che durante il terremoto a L’Aquila festeggiava.
Però è normale chiedersi cosa possiamo fare in momenti come questi.
E la risposta è sempre la stessa, quella di cui ci dimentichiamo continuamente: cominciamo a fare bene quello che ci spetta. Ognuno per il suo.
Se ci riesco vi scrivo anche domani…voglio prendermi l’impegno di farlo quotidianamente. Un modo per coinvolgervi di più sui miei pensieri.
Maria il tuo entusiasmo si sente anche da 400 km di distanza, stai tranquilla che qui è tutto pronto per il grande evento. Roma ti aspetta.
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