Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

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lunedì 15 giugno 2015

Riflessioni...in diretta o in streaming fate voi

Avete presente la solita storia che dice che “gli amici veri si contano sulle dita di una mano”?

Da qualche giorno sto facendo una riflessione su quali e quante sono le persone che davvero fanno la differenza nella mia vita.

Moglie, figlia, genitori, fratelli/sorelle, parenti e amici. Non è poco. Mediamente si parla di almeno dieci persone sulle quali contare, fare affidamento, alle quali dare la massima fiducia.

Ebbene si…rientro nella media e non è cosa da poco. Sono un uomo fortunato. Se devo andare a mangiare una pizza, vedere un film, decidere dove trascorrere un week end posso benissimo condividere la decisione ma, se riguarda qualcosa che sostanzialmente ti rivoluziona l’esistenza allora sono praticamente …solo. Siamo soli.

Inutile fare il giro delle famose “7 chiese”, nessuno ci conosce come noi stessi e solo noi sappiamo quello che vogliamo veramente.

Ogni persona può darti un consiglio, si fa per dire “inquinato”, da quella che è stata la sua esperienza.

A volte però serve anche saper attendere, rimanere in religiosa attesa. Parafrasando in termini calcistici aspettare l’assist giusto. Quello che può cambiare una partita bloccata sullo 0a0.  

Un po’ come fece Paolo Rossi detto “Pablito” con Bruno Conti detto “Marazico” nei famosi mondiali spagnoli del 1982.

E’ vero, non amo “stare in fila” ma in questa cosa sto cercando di cambiare. Per esempio l’altro giorno per comprare le solite 4 fette di bresaola ho fatto ben 20 minuti di fila, in altri tempi avrei mangiato solo il pane.

Ieri mentre correvo nella meravigliosa Oasi di Burano ho (finalmente) capito una cosa. Ci metto un po’ ma alla fine ci arrivo…non è un caso che amo le maratone.

E’ arrivato il momento di risparmiare. Basta sprecare energie mentali. Che alla fine sono le più importanti.

Come disse il mitico Paul Ashworth magicamente interpretato da Colin Firth in febbre a 90°: “forse sono io che sbaglio …o forse pretendo troppo dalle persone”.  Chi lo saprà mai…?

Buona settimana e grazie per avermi dedicato i soliti 60 secondi della vostra attenzione.

Gian Marco 




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