Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

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lunedì 24 agosto 2015

I nostri Eroi

Questa non è una storia qualsiasi. Parla di uomini. Di quotidianità. Di condivisione. 

Persone che hanno deciso di utilizzare il loro tempo libero per il bene della comunità.

Ma bisogna fare un passo indietro. 1997. Un terremoto rende inagibile una delle chiese più antiche di Posta. Sant’Antonio.


Breve profilo storico della chiesa

“Fu eretta nel XIV secolo con in nome di S. Agostino assieme al convento che ospitava le monache agostiniane devote a S. Maria Maddalena.
Si pensa che la chiesa attuale sia stata preceduta da un'altra molto più piccola. E' costituita da elementi di epoche diverse, alcuni scritti affermano che quelli più antichi sono stati recuperati tra le macerie del castello che si ergeva sul monte Machialone, antico centro del paese di Posta.
Nel '600 il convento agostiniano aveva al primo piano otto stanze, un corridoio e una fontana, al piano superiore nove stanze e un dormitorio.
Quando nel ‘703 l’intera zona fu colpita da un terremoto che provocò migliaia di morti e distrusse la maggior parte delle case, in memoria delle numerose vittime fu eretta la chiesa delle Anime Sante. Tuttavia, la religiosità popolare continuava ad essere incentrata intorno alla chiesa di S. Agostino.
Nel XIX secolo, alla confraternita di S.Agostino subentrò quella di S.Antonio e il culto di questo santo crebbe tanto che alle due statue di S.Agostino venne aggiunto un maialino con un chiaro riferimento a S.Antonio. Da qui il nome.”

Ci sono voluti diversi interventi, fino ad arrivare all’estate del 2015. Agosto.

Quest’anno, dopo diversi anni, sono stato spesso a Posta. Non a caso. La biblioteca da fare, gli eventi che abbiamo fatto come Associazione culturale da organizzare e le feste, a cui era impossibile mancare.

E intanto… .

Durante tutto “l’agosto Postarolo” c’èra qualcuno che lavorava. Alla nostra chiesa bisognava fare il tetto. L’ultimo tassello per poterla riaprire.

Questa può sembrare una storia come tante, ma non lo è. 

E il merito va a un gruppo di ragazzi, una volta, ora sono uomini. Di Posta

Avrei voluto scrivere i loro nomi ma, c’è molto di essere Postaroli in tutto questo. Le luci della ribalta, la notorietà, stare al centro dell’attenzione, alla gente di queste parti non piace.

Preferiscono il silenzio. Quello costruttivo. Quello che lascia parlare i fatti.

Li ho visti, la sera, arrivare, tutt’insieme in piazza. Stanchi, ma con lo sguardo fiero e orgoglioso. Di chi sa di aver fatto il proprio dovere. Per il bene del Paese. Mai come in questo periodo, c’è bisogno di esempi. Positivi.

Poi, un giorno, uno qualsiasi, si è sentito il suono delle campane. Il tetto era finito. 

Questa, può sembrare una storia come c'è ne sono tante, ma non lo è. Un po’ come voi. I nostri, semplici e umili…Eroi. Di Posta.

Alex Supertramp




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