Come nasce PostaTiAmo?

PostaTiAmo nasce durante una cena.

Il nome è stato un gesto spontaneo, senza pensare, è bastato ascoltare il mio cuore. Desidero raccontare storie, aneddoti ed episodi del nostro paese e dedicare questo blog a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 40 anni di vita nella nostra amata Posta...a loro insaputa sono dei personaggi in un'avventura meravigliosa.

GianMarco Danna

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mercoledì 28 maggio 2014

“Speriamo che sia femmina” – Posta e quel sogno iniziato nel lontano 1946

“La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare.” Così diceva Oscar Wilde a proposito delle donne, partendo da questa memorabile frase, cerchiamo di analizzare il momento storico che sta attraversando Posta, dopo la vittoria del suo primo Sindaco Donna.

Ritengo che la frase di Wilde ci parli di ciò che noi comunemente chiamiamo universo femminile. Cos'è questa misteriosa forza delle donne?

Perché diciamo "le donne sono più forti degli uomini"? Perché in parte è vero, perché le donne hanno una forza misteriosa che le aiuta a superare tutte le difficoltà che la vita mette loro davanti.

Per troppi anni però, hanno messo a disposizione questa forza solo nell'ambito familiare, senza potersi occupare della vita politica, di ciò che succedeva nella propria nazione, e questo, sembra assurdo dirlo, in alcuni posti del mondo, e non parlo solo del terzo mondo, succede ancora.

Pensiamo al voto, cosa significa votare? Il voto più che un diritto dovrebbe essere un dovere, un dovere al quale nessuno di noi può sottrarsi, ma in Italia le donne hanno avuto diritto al voto solo nel 1946, prima di allora, quindi, cosa contava la loro opinione per la vita pubblica? Praticamente nulla.

È proprio in questo anno che accade qualcosa di clamoroso…il primo Sindaco donna d’Italia!!!! Si chiamava Ninetta Bartoli e pensate che non è avvenuta in una grande città del Nord, dove le donne, che pure si erano sacrificate fino alla morte durante la lotta partigiana, si videro comunque sbarrare nomine e carriere, dal prevalere delle candidature.

No, Ninetta è stata per dodici anni sindaco in un piccolo paese di 600 abitanti: Borutta, cittadina collinare sita alle spalle di Sassari, all’epoca terra misteriosa e per certi versi ancora più arretrata di quello che era il resto della penisola.

Donna energica e determinata (mi ricorda qualcuno…), all’inizio del mandato si trovò di fronte un paese povero, senza acquedotto, senza elettricità nelle case, completamente abbandonato.

Di fronte a tutto questo, Ninetta, si rimboccò le maniche, affrontando la situazione con energia e conseguendo notevoli successi. In un decennio realizzò opere importantissime: l’acquedotto con l’allaccio dell’acqua a tutte le case, le fognature, la centrale elettrica, realizzò diverse opere infrastrutturali e sociali.

Fu un sindaco davvero al servizio della sua comunità.

Che sia di buon auspicio? Speriamo, ma come diceva una nota canzone, questo…”lo scopriremo solo vivendo”.

Nel frattempo non ci resta che salutare Ninetta e ringraziarla per il suo aiuto, sicuramente anche Lei, come tutta Posta, avrà tifato per il nostro nuovo Sindaco.

p.s.: nella foto in alto a sx, Ninetta Bartoli

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